La presenza salesiana è chiamata a farsi casa accogliente, abitabile, per i giovani. Con la CEP vogliamo formare, in ogni nostra presenza, una comunità di persone, orientata all’educazione dei giovani, che possa divenire per loro un’esperienza di Chiesa e li apra all’incontro personale con Gesù Cristo. La CEP (cfr. Cost.47; CG24, n.156) è dunque:
COMUNITÀ’: perchè coinvolge in un clima di famiglia giovani e adulti, genitori ed educatori, dove l’elemento fondamentale di unità non è il lavoro o l’efficacia, ma un insieme di valori vitali (educativi, spirituali, salesiani…) che configurano un’identità̀ condivisa e cordialmente voluta;
EDUCATIVA: perchè colloca nel centro dei suoi progetti, relazioni e organizzazioni, la preoccupazione per la promozione integrale dei giovani, cioè la maturazione delle loro potenzialità in tutti gli aspetti: fisico, psicologico, culturale, professionale, sociale, trascendente;
PASTORALE: perchè si apre all’evangelizzazione, cammina con i giovani incontro a Cristo e realizza un’esperienza di Chiesa, dove con i giovani si sperimentino i valori della comunione umana e cristiana con Dio e con gli altri.
(QdRPG 2014, p.109)
In sintesi, la CEP è il nostro modo di essere Chiesa e di fare esperienza concreta del carisma salesiano: essere e vivere come una grande famiglia che agisce in comunione, condivisione e corresponsabilità, avendo a cuore l’educazione e l’evangelizzazione delle giovani generazioni.
[…] Se la CEP è l’insieme di tutti coloro che abitano la realità salesiana, il nucleo familiare che anima la grande famiglia è il “nucleo animatore” (per l’IME è il Consiglio della CEP), ovvero un piccolo gruppo di persone che ha il compito specifico di convocare, motivare e coinvolgere tutti i membri della CEP.
(Atti del Capitolo Generale, settembre 2018)