Chi era Don Bosco
Nato a Castelnuovo d’Asti nel 1825, Giovanni fu educato dalla madre alla fede ed alla pratica coerente del messaggio evangelico. Diventato sacerdote (1841), scelse come programma di vita “Da mihi animas, coetera tolle “ (Gn 14,21) , ed iniziò il suo apostolato tra i giovani più poveri fondando l’Oratorio e mettendolo sotto la protezione di San Francesco di Sales. Con il suo stile educativo e la sua prassi pastorale, basati sulla ragione, sulla religione e sull’amorevolezza (Sistema preventivo), portava adolescenti e giovani all’incontro con Cristo e con i fratelli, all’educazione, alla Fede ed alla sua celebrazione nei sacramenti, all’impegno apostolico e professionale. Tra i più bei frutti della sua pedagogia emerge San Domenico Savio, quindicenne.
Chi era Don Rua
Nato a Torino nel 1837, entrò nell’Oratorio di Valdocco nel 1852. Dopo due anni fu tra i primi a cui Don Bosco propose di formare la Società Salesiana. Divenuto sacerdote, fu sempre al fianco di Don Bosco e suo Vicario fin dal 1865, tanto che, su esplicita richiesta del Santo, nel 1884 Leone XIII lo destinò a succedere al fondatore.
Ritenuto “Regola vivente” per la sua austera fedeltà , Don Rua mostrò una paternità piena di delicatezze, tanto da essere definito “un sovrano della bontà”. Con la sua azione saggia e lungimirante, talvolta persino ardita in campo sociale, arricchì gli Oratori di palestre e circoli sociali; precorse leggi statali dando alle scuole professionali adeguati programmi; affiancò agli studi classici quelli tecnici e commerciali; istituì pensionati.
Morì il 6 aprile del 1910: Paolo VI lo beatificò il 29 ottobre 1972, affermando : “La Famiglia salesiana ha avuto in Don Bosco l’origine, in Don Rua la continuità. Egli ha fatto dell’esempio del Santo una scuola, della sua Regola uno spirito, della sua santità un modello; Don Rua ha inaugurato una tradizione “. L’opera salesiana di Caserta riconosce in Don Rua il suo fondatore, benefattore, protettore.